lunedì 16 aprile 2007

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DOCUMENTI


Corriamo alla fonte della Misericordia!

Il S. Padre ha indicato tre mete spirituali :

1. Il ritorno alla confessione sacramentale, come segno di conversione;

2. la piena fedeltà al giorno del Signore;

3. lo spirito di solidarietà che si concretizzi in opere di carità effettiva verso tutti i bisognosi.

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DECRETO


Pietà e tenerezza è il Signore (Sal 111, 4), il quale per il grande amore con il quale ci ha amati (Ef 2,4), ci ha donato con indicibile bontà il suo unico Figlio, nostro Redentore, affinché attraverso la sua morte e risurrezione aprisse al genere umano le porte della vita eterna, e affinché, accogliendo la sua misericordia dentro il suo tempio, i figli dell'adozione esaltassero la sua gloria fino ai confini della terra.
Ai nostri giorni i fedeli di molte regioni della terra, nel culto divino e soprattutto nella celebrazione del mistero pasquale, nel quale l'amore di Dio verso tutti gli uomini risplende in massima misura, desiderano esaltare quella misericordia.
Accogliendo tali desideri, il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ha benignamente disposto che nel Messale Romano d'ora innanzi al titolo della II Domenica di Pasqua sia aggiunta la dizione "o della Divina Misericordia", prescrivendo anche che, per quanto concerne la celebrazione liturgica della stessa Domenica, siano da adoperare sempre i testi che per quel giorno si trovano nello stesso Messale e nella Liturgia delle Ore di Rito Romano.
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti rende ora note queste norme del Sommo Pontefice affinché esse vengano condotte a compimento.
Nonostante qualsiasi norma in contrario.

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Dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il 5 Maggio 2000.
Jorge A. Card. Medina Estévez
Prefetto
e Francesco Pio Tamburrino
Arcivescovo Segretario

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INDULGENZA PLENARIA

Si concede l'Indulgenza plenaria alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice) al fedele che nella Domenica seconda di Pasqua, ovvero della "Divina Misericordia", in qualunque chiesa o oratorio, con l'animo totalmente distaccato dall'affetto verso qualunque peccato, anche veniale, partecipi a pratiche di pietà svolte in onore della Divina Misericordia, o almeno reciti, alla presenza del SS.mo Sacramento dell'Eucaristia, pubblicamente esposto o custodito nel tabernacolo, il Padre Nostro e il Credo, con l'aggiunta di una pia invocazione al Signore Gesù Misericordioso (p.e. «Gesù Misericordioso, confido in Te»).Si concede l'Indulgenza parziale al fedele che, almeno con cuore contrito, elevi al Signore Gesù Misericordioso una delle pie invocazioni legittimamente approvate.